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giovedì 2 febbraio 2012

Suora a 16 anni?

Riporto una delle prime lettere che ho ricevuto da una gentile studentessa liceale di 16 anni.
Grazie per aver risposto così prontamente e per i consigli, vedo che avevo inteso bene a darti fiducia.
Pregherò molto perché i giovani, i chiamati al matrimonio e i sacerdoti possano santificarsi, perché ora capisco quanto sia difficile amare Dio come gli si deve in mezzo al mondo! E per me penso: se mi ha convertita e se mi ha fatto scoprire quale fosse la mia vocazione sin da questa età pur sapendo che avrei dovuto obbedire al mio parroco che mi dice di finire la scuola, ci sarà un motivo! Probabilmente devo riparare a tutti i danni e gli scandali che ho fatto prima della conversione, che è avvenuta proprio un anno e più fa - e quanti sono nonostante la giovane età! e quanto gravi! che vergogna - e nel contempo devo prepararmi per lo sposalizio con Gesù.
[...] Mi rivolgo quindi al mio parroco, che è anche mio confessore; lui non sconsiglia nessuno di abbracciare la vita religiosa, ma a quanto pare non gli vanno molto a genio le monache di clausura: all'inizio ero terribilmente incerta se Dio mi stesse chiamando alla missione o alla clausura e lui una volta disse "non te ne andrai mica in clausura!", per questo, da quando successivamente ho compreso risolutamente che la via era la clausura, non gli ho ancora detto niente a riguardo. Quindi non è un vero e proprio direttore spirituale... cosa posso fare? ho letto l'autobiografia di santa Gemma Galgani e ho visto che lei inizialmente aveva un contatto epistolare col suo direttore spirituale, sbaglio? è possibile fare una cosa del genere? ma chi sarebbe disposto a farlo?
Passando ad altro, per risponderti: no, non ho ancora capito quale sia l'ordine in cui devo entrare. [...] Non mi cruccio particolarmente su questo, ho chiesto già da tempo a Maria che mi indicasse lei quale fosse, quando Dio vorrà farmelo capire [...]. Ho il desiderio di entrare in un ordine di stretta osservanza, puoi magari consigliarmene qualcuno nella mia regione? Tanto meglio se vi è la liturgia in forma antica del rito romano.
Per ora ti saluto, rinnovando i ringraziamenti.
(Lettera firmata)
Carissima in Cristo,
sono felice che tu non voglia accontentarti di un monastero qualsiasi, ma desideri un monastero di stretta osservanza. La vita religiosa è bella solo se è vissuta in maniera profonda e radicale. Che senso ha entrare in un monastero “annacquato”, cioè dove si vive in maniera tiepida e rilassata?
Ho rispetto della Messa moderna, ma mi piace di più il rito antico. Ho visto Messe moderne celebrate con devozione; ma quanti sono coloro che la celebrano degnamente e senza abusi liturgici? Ahimé, c'è da piangere. Speriamo che le cose in futuro possano migliorare.
Nella lettera che ti ho inviato in privato ti ho segnalato alcuni buoni monasteri presenti dalle tue parti. Sarebbe bello se tu potessi andare in uno di questi monasteri per fare un'intensa esperienza vocazionale. Per il momento potresti cominciare a scrivere (se vuoi posso fornirti gli indirizzi completi), per iniziare ad avere un dialogo con loro, per confidarti e per permettere una reciproca conoscenza spirituale.
Per quanto riguarda il direttore spirituale, la situazione generale è davvero problematica. È difficile trovare un sacerdote ben preparato, molto prudente e caritatevole. In genere un sacerdote non accetta di dirigere spiritualmente un'anima tramite corrispondenza, se prima non l'ha conosciuta di persona. Comunque, anche se non hai un vero e proprio direttore spirituale, non è una tragedia; potrai benissimo entrare in monastero lo stesso. Mi raccomando non dire a certi preti "moderni" che ti piace la Messa antica, altrimenti rischi di venire "sgridata”. È assurdo, ma è successo ad altre persone.
Hai fatto bene a non parlare di vocazione con i tuoi parenti. Se qualche amica o parente dovesse chiederti per quale motivo non hai un “ragazzo” come ce l'hanno le altre tue coetanee, basterà rispondere loro che è difficile al giorno d'oggi trovare un buon fidanzato, ma non accennare alla vocazione, altrimenti potrebbero ostacolarti.
Se certe tue amiche sapessero che sei attratta dalla vita monastica, forse si metterebbero a ridere e ti considererebbero pazza. Ma la vera pazzia è vivere su questa terra senza mare Dio che è l'unico nostro bene. Il desiderio di uno stile di vita più perfetto, è un grande dono che il Signore ti ha fatto, e che solo pochi riescono a capire. Del resto, Gesù è il miglior sposo che una donna possa avere. Al contrario, le donne che si sposano con gli uomini della terra, spesso si pentono di aver contratto matrimonio. Maltrattamenti, gelosie, tradimenti, litigi, dissapori con suocere e cognate, dolori del parto, strapazzi per la cura della casa, ribellioni dei figli, affanni per accumulare beni materiali ...questi sono i principali problemi che fanno soffrire le donne sposate. Tra le lettrici del blog, mi hanno scritto alcune di loro per raccontarmi i loro guai. Una signora mi ha detto chiaramente che se avesse conosciuto il mio blog 10 anni prima, invece di sposarsi sarebbe entrata in convento. :-)
Gesù è stato tanto buono con te. Se fossi morta quando facevi peccati gravi, adesso dove staresti? Ma il Redentore ti voleva talmente tanto bene che non solo non ti ha fatto morire in peccato, ma addirittura ha trasformato completamente il tuo cuore e ti ha fatto sentire l'ardente desiderio di donarti a Lui abbracciando la vita religiosa. Devi essergli molto grata! Già da ieri ho cominciato a pregare per te, e continuerò fino a quando non saprò che ti sei legata per sempre con Lui in qualche monastero di stretta osservanza. Io non mi arrendo mai!
Il “martirio d'amore” che stai soffrendo e che ti fa piangere di compunzione, è un grande dono. Fai bene ad offrire le tue sofferenze per la salvezza delle anime, per le vocazioni, per i vescovi, il Papa, la conversione dei pagani, ecc.
Ti saluto cordialmente in Gesù e Maria,
Cordialiter