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mercoledì 29 febbraio 2012

Suore che aiutano i poveri

Una lettrice del blog vocazionale mi ha confidato di voler abbracciare la vita religiosa e di dedicare il resto della sua vita ad aiutare il prossimo...
Caro D.,
               non so se ti ricordi di me, ti ho scritto molto tempo fa! In realtà non so nemmeno perché ti scrivo questa lettera... sento però la necessità di farlo, quindi eccomi qui! Seguo giornalmente il tuo blog e sono molto felice di sapere che ci sono tanti ragazzi e ragazze che bramano abbracciare la vita religiosa, come me del resto! Non so ancora dove il mio cammino mi porterà, ma non vedo l'ora di spiccare il volo e raggiungere la felicità completa tra le braccia di Gesù!
Sono in discernimento vocazionale da un anno ormai, ho conseguito la laurea e sono impaziente di fare qualche esperienza nei diversi ordini per capire come servire al meglio il mio Gesù! Da tempo ho capito che il mio desiderio è quello di servirLo ed amarLo nei poveri... è lì che Lo trovo, Lo curo, Lo accudisco! E' il servizio caritatevole che mi riempie il cuore della Sua grazia, della Sua luce e della Sua gioia!! Ho parlato di questo mio desiderio con il mio padre spirituale ed ho espresso anche i miei dubbi sul fatto che temo che tutto ciò sia troppo oltre le mie capacità e forze, ma lui mi ha rassicurata dicendomi che la grazia di nostro Signore mi sosterrà nella fatica e nella difficoltà!
Ti chiedo di sostenermi con la preghiera, io ti ricordo nella mia :)
Un caro abbraccio,
(lettera firmata)
Cara sorella in Cristo,
                                    il tuo direttore spirituale ti ha dato una saggia risposta. È proprio così, il Signore quando chiama qualcuno alla vita religiosa, gli dà anche la grazia necessaria per adempiere la propria vocazione. In realtà, senza l'aiuto di Dio, noi esseri umani non possiamo fare nulla di buono.
Sono contento che hai terminato l'università, adesso spero che tu possa fare qualche esperienza vocazionale per comprendere qual'è l'ordine religioso in cui dovrai servire il Signore e il prossimo. È bellissimo il tuo desiderio di aiutare i poveri, l'importante è che tu stia alla larga da coloro che hanno adottato una mentalità secolarizzata. In questa società scristianizzata c'è un grosso pericolo, il quale consiste nel fare opere di beneficenza che non sono delle vere opere di carità. Adesso mi spiego meglio: le opere benefiche fatte senza lo spirito del Vangelo sono “spiritualmente vuote”, perché si cerca di fare del bene al prossimo senza il desiderio di portarlo a Cristo. Insomma, si tratta di sterile filantropia, non di carità cristiana; si tratta di due cose molto diverse. Qual'è la differenza? Ecco quel che diceva in proposito Padre Giuseppe M. Leone: “La carità è amore verso Dio e verso il prossimo, la filantropia è amore solo verso l'uomo; la filantropia è naturalistica e materialistica e i filantropi molto spesso, mentre "proclamano giustizia, legge, onestà", violano "ogni legge umana e divina". La carità è, invece, la "regina delle virtù", perché mette prima Dio e poi gli uomini, sicché di "matrice divina" è l'amore verso questi ultimi.”
Se sei alla ricerca di un buon ordine religioso dedito a opere di carità nei confronti dei bisognosi, ti consiglio di contattare le Servidoras. Resterai colpita dall'entusiasmante e gioioso zelo apostolico di queste suore. Le donne che desiderano fare un'esperienza vocazionale presso questo ordine religioso, possono chiedere informazioni scrivendo all'indirizzo: vocazione@servidoras.org
Spero di esserti stato di qualche utilità. Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Gesù e Maria,
Cordialiter