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mercoledì 2 novembre 2011

In pace con se stessa

Una ragazza mi ha detto che da quando si sente attratta dalla vita religiosa, si sente più che mai in pace con se stessa.

Caro D.,
               hai sempre belle parole!

Più il tempo passa, e più mi sento disposta a lasciarmi guidare fino alla fine. Cosa voglio dire?

Non so ancora cosa voglia da me il Signore, ma non demordo. Non sono mai stata così serena e così in pace con me stessa: desidero sempre più pregare e stare insieme al Signore invocando Maria e dall'altra parte sempre più aiutare i miei fratelli più bisognosi.

Sono davvero molto serena...e felice!!!! Non ho mai avuto relazioni così vive, così intense!!! È davvero indescrivibile. Quindi non temere, non demordo, ma soprattutto: ben venga condividere tutto questo con qualcuno, ad esempio te!

Sursum Corda!

(Lettera firmata)

Carissima sorella in Cristo,
                                              dalle lettere che mi scrivi noto che sei sempre più innamorata di Gesù buono e sei determinata a continuare il discernimento vocazionale nella speranza di comprendere di essere stata prescelta dal Redentore a divenire sua casta sposa. Che grazia enorme la vocazione religiosa! Spero con tutto il cuore che tu possa ricevere dal Signore questo dono inestimabile. Gesù è il miglior Sposo che una donna possa avere, perché Lui ama con un amore puro e disinteressato, e non maltratta mai le sue spose, al contrario di ciò che fanno non pochi uomini di mondo.

Se tutte le ragazze comprendessero ciò, con le lacrime agli occhi supplicherebbero il Signore il dono di poter entrare in qualche convento fervoroso e osservante. Fortunata te che stai comprendendo queste cose, altro che discoteche, carriera lavorativa, soldi e successo! Nell'ora della morte si perdono tutti i beni materiali accumulati, e rimangono solo le nostre buone o cattive opere fatte nel corso degli anni. In un monastero fervoroso e osservante è facile salvarsi l'anima e santificarsi, mentre nel mondo ci sono molte più occasioni di offendere Dio col peccato.

Ti incoraggio a perseverare nell'ascolto della volontà di Dio, spero che entro l'anno tu possa fare una bella esperienza vocazionale. Hai ragione a dire “sursum corda” (in alto i cuori), sì, dobbiamo innalzare i cuori a Dio, distaccandoci dalle cose della terra.

Ti saluto cordialmente in Gesù e Maria,

Cordialiter