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domenica 15 gennaio 2012

Suore e amore per Gesù

[Da un discorso del 6 dicembre 1912 del Beato Giuseppe Allamano a un gruppo di Suore Missionarie]

N. S. Gesù Cristo discese or ora, e si pose in trono permanente in questo S. Tabernacolo. Quivi starà giorno e notte: ecce Ego vobiscum sum. Ed a che fare? Per essere il vostro amico, il vostro cibo, la vostra vittima. Comprendete bene, mie care figlie, questo mistero d'amore di Gesù per voi! - Quale amico vi accoglierà con affetto, anzi con acceso desiderio ogni volta che potrete venirlo a visitare. Sebbene se ne stia solo tutta la notte e molta parte del giorno, discreto e per non disturbarvi dalle vostre occupazioni, si contenta dei pochi tempi a voi permessi di venirvi; ed allora trova le sue delizie a trattenersi con voi, come amico ad amiche. - E voi come corrispondere a tanta bontà? Con venirvi volentieri anche per poco, non rigrettando di salire sovente le scale; trattenendovi alla sua presenza con fede ed amore; stimandovi felici di tanta familiarità. - Anzi partendo dalla chiesa, riterrete qui il vostro pensiero, per cui stando in qualsiasi angolo della casa, ed in ogni occupazione, penserete a Gesù che abita tra voi e solo per voi; gli manderete sospiri e farete tante Comunioni Spirituali. -

Ecco la vostra amicizia con Gesù.

Ma Gesù si pose stamane in questo S. Ciborio anche per farsi cibo delle anime vostre; anzi questo è il fine principale della sua dimora. Da quest'altare Egli vi ripete: venite comedite panem meum: venite e mangiate il mio pane, che è pane di vita; ego sum panís vitae. - (...)

Vostro impegno sia di accostarvi sovente (...) e colle migliori disposizioni di purezza e di amore.

In terzo luogo qui Gesù è vittima per voi e pei vostri peccati. Ipse est propitiatio pro peccatis nostris. Tutti i giorni e più volte s'immolerà su questo altare per voi. E voi quale stima fate della S. Messa, e quale contentezza sentite nel poterne ascoltare varie ogni giorno? Figuratevi in ogni Messa, come è vero, di assistere alla scena del Calvario, con Maria desolata, e pregate Gesù a versarvi sull'anima il suo preziosissimo Sangue. Durante la S. Messa si ottengono tutte le grazie.

Se farete a questo modo, sarete riconoscenti a Gesù, e non vi meriterete il rimprovero fatto ai Giudei: medium vestri stetit quem vos nescitis: è in mezzo a voi e voi non ben considerate la gran fortuna che possedete.

Felici voi, mie care figlie, se in questi anni di preparazione all'Apostolato, sarete vere divote di Gesù Sacramentato. Egli vi formerà a tutte le virtù, ed accenderà in voi quel fuoco che è venuto a portare in terra, e che per mezzo vostro vuol accendere nelle anime infedeli. (...) Felici voi se sarete ben penetrate di questa divozione nelle Missioni. Allora Gesù Sacramentato, anche in povere cappellette, sarà il vostro sostegno, il conforto (... ).