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domenica 15 aprile 2012

Suore contro l'aborto

Le “Serve del Signore e della Vergine di Matarà” si stanno mobilitando per partecipare in massa alla “Marcia per la vita” che si terrà a Roma il prossimo 13 maggio. Anche se l'aborto è legale in Italia e in tanti altri Paesi del mondo, da un punto di vista morale rimane un abominevole delitto, poiché si tratta della soppressione della vita umana di un povero bimbo innocente.
Quest'anno alla Marcia è attesa una partecipazione massiccia di persone, sono infatti numerose le associazioni, le organizzazioni e i movimenti ecclesiali che stanno aderendo all'iniziativa. Bisogna far sentire la voce del mondo “pro-life” per contrastare le assurde pretese dei laicisti, i quali, dopo aver legalizzato l'aborto, vorrebbero legalizzare anche il suicidio assistito (eutanasia), gli esperimenti sugli embrioni umani, la vendita delle droghe, ecc. È necessario lottare contro la cultura della morte, altrimenti la situazione continuerà a peggiorare. Madre Teresa di Calcutta diceva che l'aborto è una minaccia per la pace nel mondo, poiché se una mamma arriva al punto di uccidere il proprio figlio, non c'è più nulla che possa impedirci di ammazzarci l'un l'altro. Purtroppo, se non si sconfigge prima la mentalità materialista ed edonista che dilaga nella società, sarà difficile riuscire ad abrogare la legge che rende legale il crimine dell'aborto.
Le Servidoras, essendo delle suore tenacemente “pro-life”, non potevano mancare alla “Marcia per la vita”. Saranno facilmente riconoscibili tra la folla grazie al fatto che utilizzano sempre l'abito religioso. Oggigiorno è davvero edificante vedere preti con la talare e suore col classico abito religioso indossato in maniera modesta e devota, basta vederli per strada per ricordarsi che nella vita non bisogna pensare solo alle cose materiali, ma bisogna innalzare il cuore alle cose del Cielo, che sono le più preziose perché sono eterne. Marciando per la vita, oltre a manifestare il proprio dissenso all'aborto, le Servidoras con la sola presenza faranno una sorta di apostolato tra i partecipanti.