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mercoledì 10 ottobre 2012

Non avere la vocazione

Se non si ha la vocazione non bisogna entrare in monastero, però è possibile chiedere al Signore di ricevere la grande grazia di abbracciare la vita religiosa. A tal proposito riporto la lettera che ho scritto a una ragazza...
Cara sorella in Cristo,
                                     ti ringrazio di avermi scritto. Per me è una gioia sapere che al giorno d'oggi esistono ancora persone che non si fanno trascinare dalla stolta mentalità mondana, ma vogliono tenacemente seguire Gesù buono e amarLo con tutto il cuore.
Comprendo bene il tuo attuale stato d'animo. Ormai questa società secolarizzata e materialista non ti attrae più, perché è opposta agli insegnamenti di Gesù. Coloro che vogliono vivere il Vangelo con coerenza vengono considerati dei matti da compatire. Di tutto ciò che ci capita nella vita, nulla avviene per puro caso. Le cose cattive (ad esempio il subire dei furti, delle percosse, delle persecuzioni, ecc.) non sono volute da Dio, tuttavia il Signore non impedisce che accadano perché spera di trarne un bene maggiore. Giobbe era un sant'uomo, eppure il Signore permise che venisse tormentato da lutti, malattie, ingiustizie, povertà e incomprensioni. Ovviamente Dio non voleva che i sabei gli rubassero il bestiame, ma non impedì che ciò avvenisse, poiché sperava di trarne un bene maggiore. Infatti Giobbe sopportò con pazienza le avversità e meritò un grande grado di gloria in paradiso.
Tu adesso stai soffrendo poiché ti trovi a disagio in questa società perversa, il Signore permette che tu soffra perché spera di trarne un bene maggiore. Quale? Non lo so, però è certo che si tratta di qualcosa di bello, perché è di fede che Iddio è capace solo di fare e desiderare il bene. Con tutto il cuore spero che questa situazione di difficoltà che stai vivendo ti serva per staccarti definitivamente dal mondo e farti abbracciare la vita religiosa in qualche monastero fervoroso e osservante.
La vocazione, più che in un sentimento del cuore o in una sensibile attrattiva, è riscontrabile principalmente nella retta intenzione di chi aspira alla vita religiosa. Chi desidera diventare suora per il nobile motivo di consacrarsi al servizio di Dio e alla salvezza delle anime, vivendo con fervore cristiano la Regola del proprio ordine, fuggire dalle tentazioni del mondo, vivere più unita a Gesù buono, costei, secondo l'insegnamento di Sant'Alfonso, dimostra di avere dei segni tipici di una vera vocazione.
Ma ipotizziamo che tu attualmente non abbia il dono della vocazione. Anche in questo caso non dovremmo arrenderci. Così come è lecito chiedere al Signore l'aiuto per superare un esame scolastico, vincere un concorso di lavoro, trovare una casa, eccetera, a maggior ragione è lecito chiedere le grazie spirituali, tra cui anche quella di ricevere la chiamata alla vita consacrata. Non solo è lecito chiedere questa grazia per se stessi, ma anche per gli altri. Ad esempio i genitori di Santa Teresa di Lisieux pregavano Dio di donare la vocazione alle loro cinque figlie, e vennero esauditi. La stessa Santa Teresina pregò Gesù buono affinché la sorella di una novizia entrasse in monastero, e anche lei venne esaudita.
Ti consiglio di chiedere ogni giorno a Gesù di prenderti come sua casta sposa in qualche buon ordine religioso. Che altro fare? Una cosa molto utile sarebbe il partecipare agli esercizi spirituali di Sant'Ignazio di Loyola. 
Spero tanto di esserti stato di qualche utilità, ma rimango a tua disposizione per qualsiasi cosa di cui tu abbia bisogno. Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Cordibus Jesu et Mariae,
Cordialiter