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venerdì 29 giugno 2018

No al materialismo!


Una gentilissima lettrice italiana, nonostante i suoi numerosi impegni personali, traduce i post per uno dei vari blog vocazionali in lingua straniera. Recentemente, dopo un lungo periodo di permesso speciale, è dovuta rientrare al lavoro. La sua speranza è di poter abbracciare un giorno la vita religiosa. Lo spero tanto anche io per il suo bene spirituale!


Caro fratello in Cristo,
                                    […]. Il rientro al lavoro è molto difficile. La stretta della crisi sta trasformando quel poco di società civile che rimaneva in una giungla spietata. Nel mio caso poi la sofferenza si moltiplica...
Sono come in attesa che il Signore si faccia vivo e mi indichi chiaramente ciò che devo fare […].
Che Dio ti benedica.
(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                   ti ringrazio per il prezioso aiuto di traduzione e correzione dei post, che Iddio ti ricompensi per l'impegno e la pazienza che dimostri!
Immagino il “trauma” che stai patendo in seguito al rientro al lavoro. Fino a qualche settimana fa potevi organizzare la tua giornata quasi in maniera “monastica”, cioè riservando una fetta del tempo libero alla meditazione, alla preghiera e alla lettura spirituale. Adesso invece, oltre ad avere meno tempo da dedicare alle cose spirituali, sei costretta a frequentare persone (colleghi e alunni) che spesso parlano di tutto tranne che di Dio e delle cose importanti per l'anima. Oggi è sufficiente mettere il naso fuori dalla porta di casa per sentire già la puzza di materialismo neopagano. Viene voglia di piangere nel vedere che Dio non è amato. La società è ormai narcotizzata dall'edonismo frenato, ed è sempre più difficile parlare di cose spirituali.
Non arrendiamoci, continuiamo a combattere la buona battaglia, sursum corda!
In Gesù e Maria,
Cordialiter