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giovedì 20 dicembre 2012

Dolore spirituale

Tempo fa una studentessa liceale mi ha scritto una lettera per parlarmi di uno strano “dolore spirituale”...

La saluto e la ringrazio per il sito utile ed edificante. Il mio parroco è attualmente in peregrinaggio e non ho occasione di parlare con alcuno di faccende spirituali, dato che il parroco supplente sa a stento l'italiano, e così le scrivo per chiedere consiglio, a lei che m'ispira fiducia.


Sono una ragazza di 16 anni, del terzo anno delle scuole superiori e da un anno e più ormai il Signore m'ha fatto comprendere quale sia la mia vocazione: la consacrazione in clausura. [...] Intanto continuo a fare discernimento. Il punto è che dopo un anno, da qualche giorno, mi ha sorpresa un improvviso e lacerante dolore, che non riesco a controllare di mia volontà, che non mi abbandona mai, che mi fa piangere: il dolore di non ricambiare totalmente all'Amore del Signore. Ovviamente mai il nostro amore ricambierà ugualmente quello del Creatore! siamo così miseri! Dunque l'unico modo che abbiamo di ricambiare è quello di amarlo e donarci a Lui con tutte le nostre forze, la nostra anima, il nostro corpo, con tutti noi stessi. Stavo dubitando se questo dolore fosse dovuto al fatto che ancora non mi sono donata interamente a Dio come Lui vuole in clausura o fosse per il fatto che per mia negligenza non mi sono ancora abbandonata totalmente a Lui? Sarà la seconda, sarà forse anche la prima... non capisco. Io cerco di abbandonarmi a Lui, lo prego perché me ne dia la forza perché da sola non ne sono capace. Forse è perché ancora non vi sono riuscita! Ma Dio sa che ci provo al massimo che posso e che confido nella sua grazia per potervi riuscire e fare come rende più gloria a Lui, perché mi darebbe un dolore così intenso? In verità il mio vero e totale abbandonarmi a Lui starebbe proprio nell'entrare in clausura. Ma non posso! Perché allora mi darebbe dolore? Forse che posso?


Perdoni la confusione, ma proprio per questa le ho scritto, se c'è bisogno che le scriva altro o chiarisca qualcosa chieda pure. 


Attendo risposta e la ringrazio.
(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                        dammi pure del tu (lo preferisco). Ti ringrazio per avermi scritto una bella lettera, alla quale rispondo molto volentieri.

Quel “dolore spirituale” che senti dentro di te, è un grande dono che Dio ti ha dato. Adesso ti spiego. Un giorno Santa Maria Maddalena de' Pazzi venne rapita in estasi e vide numerosi santi del paradiso, tra i quali riconobbe San Luigi Gonzaga, che era molto vicino a Dio, più di tanti altri santi. Eppure San Luigi non fu né martire, né sacerdote ...fu solo un semplice gesuita che morì giovanissimo. Come ha fatto ad accumulare tanti meriti per il paradiso in pochi anni di vita? Come mai ha così tanta gloria in Cielo? Sempre Santa Maria Maddalena de' Pazzi intese che Luigi ebbe una sorta di “martirio spirituale” che lo fece soffrire assai. Pensava al grande amore che merita Iddio, ma constatando di non riuscire ad amarlo come merita, poiché il Signore è degno di un amore infinito, a causa di questo pensiero soffrì un “martirio d'amore” grazie al quale ottenne grande gloria dopo la morte.

Non è colpa tua se non ti sei potuta ancora donare a Gesù buono entrando in un monastero di clausura, pertanto puoi stare tranquilla che il Signore non è adirato con te. Hai letto “Storia di un'anima”? È la biografia di Santa Teresa di Lisieux, la quale ebbe come te una vocazione precoce, e desiderava di entrare nel Carmelo già a 15 anni, mentre le norme dell'epoca imponevano di attendere la maggiore età (a quei tempi era a 21 anni). Quante lacrime versò prima di poter entrare in monastero! Non vedeva l'ora di divenire sposa di Cristo, e in attesa di veder coronato il suo desiderio, si autodefiniva come “fidanzata” di Gesù.

Anche tu devi sentirti come “fidanzata” del Re del Cielo, pertanto devi cercare di sfruttare questi due o tre anni che ti separano dallo sposalizio per preparare tutto al meglio. Se non ce l'hai già, cercati un ottimo direttore spirituale. Deve essere ben preparato, molto caritatevole e prudente, altrimenti c'è pericolo. Ad esempio ce ne sono alcuni che sistematicamente sconsigliano di abbracciare la vita religiosa, poiché secondo loro si può cercare la santità anche nel mondo. Ma ciò è un errore, perché se Dio chiama una ragazza alla vita religiosa, è moralmente impossibile che diventi santa restando nel mondo, poiché nel secolo gli verranno a mancare gli aiuti spirituali che Iddio gli aveva preparato nella vita religiosa.

Cerca di condurre una vita ritirata, fuggendo come la peste le discoteche, le birrerie, i pub, i cinema, ecc. Fai attenzione alle amicizie frivole. Sembra quasi che certi ragazzi e ragazze non siano capaci di parlare d'altro che di oroscopi, gossip, discoteche, divertimenti, sballo, sigarette, soldi, moda, e tutte le altre cose mondane che distraggono dall'amare Dio. Vanitas vanitatum et omnia vanitas.

Hai già scelto l'ordine in cui entrare? In questo periodo di “fidanzamento” con Gesù buono, devi cercare un ottimo monastero in cui entrare. Forse ti sarai accorta anche tu che molti religiosi ormai non vivono più da veri religiosi, ma vivono più o meno come i secolari. Fuggi come la peste i monasteri rilassati, poiché se entri in uno di essi, quasi certamente diventerai anche tu una suora rilassata. Bisogna entrare in un monastero osservante, nel quale si sente la fragranza e la bellezza della vita religiosa vissuta in maniera profonda e radicale. Se mi dici la provincia o la regione in cui abiti, forse posso consigliarti qualche buon monastero di clausura. È importante cominciare a prendere i primi contatti con queste buone suore, per comprendere la loro spiritualità, il loro stile di vita, o anche solo per confidarti su argomenti spirituali.

Carissima in Cristo, dalla tua lettera appare chiaro che il Signore ti ha favorito di doni spirituali poco comuni. È raro sentir dire da una ragazza di 16 anni di voler amare Dio con tutte le proprie forze e di donarsi a Lui nella clausura. Devi custodire con grande zelo questi doni spirituali, poiché i nemici del genere umano faranno di tutto per farti perdere la vocazione, cercando di spegnere il tuo amore per Gesù, e indurti ad amare al suo posto le concupiscenze del mondo.

Siamo stati creati per conoscere, amare e servire Dio su questa terra, per poi poterlo amare in Cielo per tutta l'eternità. Che ci stiamo a fare su questa terra se non amiamo il Signore? Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde l'anima? Coraggio! Le sofferenze su questa terra sono destinate a finire, e se saremo stati fedeli a Dio, nostro unico bene, immensa sarà la nostra ricompensa.

Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria,

Cordialiter